Dunque gli alimenti come modulatori anche dell'espressione genica e attivatori di determinate cellule. Facciamo un esempio: carne e limone se sei anemico, pesce azzurro se devi studiare, tre noci al giorno o un bicchiere di vino rosso per il cuore ma questo si sapeva già.
Con la nutraceutica parliamo di mangiare alimenti che contengono molecole specifiche come i "flavanoli" molecole contenute nel cioccolato AMARO che aiutano a dilatare le arterie e riducono la pressione. Lo studio sull'ipertensione è stato fatto dal dottor Howard Sesso di Harvard, che ha coordinato un gruppo di 18.000 persone per circa 4 anni ad altro rischio vascolare di entrambi i sessi. Queste hanno consumato regolarmente 10gr. di cioccolato amaro al giorno e i risultati sono stati eccellenti.
Nutraceutica e alzheimer: grazie alla curcumina, un derivato della curcuma, componente base del curry che può essere un buon aiuto contro l'Alzheimer. Però il problema della curcumina è che si assorbe poco.
Nutraceutica e pressione alta: il succo di barbabietola, basta mezzo bicchiere al giorno per abbassare la pressione. Inoltre aiuta molto gli sportivi perché migliora molto il flusso arterioso alle gambe e può prolungare gli sforzi.
Nutraceutica, obesità e betulina: molecole come la betulina, estratta dalle betulle hanno fatto perdere peso a delle persone sottoposte a un test e si è visto che la dinamica del tessuto adiposo era migliorata, ma senza gli effetti collaterali dei classici dimagranti come accelerazione del battito cardiaco ed altro.
Epigenetica e autismo: L'osservazione della maggiore frequenza di autismo dopo cesareo ha suggerito che una causa possa essere un alterato microbioma nel neonato. La madre trasmette infatti parte dei propri batteri intestinali alla nascita in corso di parto naturale. In Israele stanno sperimentando come poter modificare e potenziare la flora intestinale dei neonati a rischio di autismo se questo fosse uno dei cofattori. La sorpresa è venuta da Harvard. Un gruppo di ricercatori ha potenziato in adulti autistici il sulforafano, un componente di numerosi vegetali nell'alimentazione umana. Quasi tutti hanno avuto un'ottima risposta con un miglioramento.
Nutraceutica e obesità: nuove molecole come la betulina, estratta dalle betulle e proveniente dalla Russia, hanno dimostrato di migliorare la dinamica del tessuto adiposo facendo perdere peso, ma senza gli effetti stimolanti cerebrali dei classici dimagranti. Analogo è il caso del Dnj, tratto dalle more, leader attuale tra i nutraceutici nel Nord Europa, che invece agisce alterando l'assorbimento degli zuccheri e soprattutto la risposta a questi ultimi da parte dell'insulina, che porta all'aumento di peso. Ancora, la berberina, prodotto impiegato per abbassare il colesterolo, ma con una importante attività anche nella formazione del grasso.
Aspettando i nuovi traguardi della nutraceutica il consiglio principale è di avere sempre un buon stile di vita.