parallax background

Siamo ciò che mangiamo…

Cos’è il benessere…
maggio 4, 2014
Inconsistenza Temporale
novembre 14, 2018

Del gusto siamo stati dotati biologicamente per motivi precisi. La natura ci ha messo nella bocca e nel naso gli strumenti per riconoscere buono e cattivo, gustoso e disgustoso. Così l'evoluzione ci ha portati a preferire il dolce, tipico di alimenti ad alto potere energetico e nutritivo, all'amaro, tipico di molte sostanze tossiche.

 
S econdo gli studiosi, la capacità di riconoscere istintivamente gli alimenti commestibili, e addirittura quelli curativi, risale alla preistoria ed è stata trasmessa fino ad oggi dalla tradizione.

L'uomo sarebbe dotato di una memoria genetica che capisce, senza preventiva informazione, cosa gli fa bene e cosa gli fa male, tanto che i bambini in alcune regioni dell'Africa mangiano fango e terra quando hanno carenza di sostanze minerali. I sensi in passato erano però molto più acuti, mentre oggi siamo meno capaci di distinguere le sfumature del gusto… Educare il gusto significa insegnare a scegliere i cibi più corretti, dal punto di vista nutrizionale, e più piacevoli, dal punto di vista gustativo. Ma significa anche scoprire che non si gusta solo con la bocca.

Con bocca, lingua e palato sentiamo solo i sapori primari, vale a dire dolce, amaro, salato, acido e glutammato (o sapore di brodo). L'intreccio sensitivo che si sviluppa quando mangiamo è in realtà ben più complesso. Anche l'olfatto e la vista svolgono un ruolo essenziale nel benessere che deriva dal cibo e insieme al gusto e all'udito ci aiutano nella scelta dei cibi preferiti.


 
L a rinnovata centralità del cibo, un cibo che deve essere buono, sano e che svolge nelle nostre vite una funzione sempre più strettamente legata alla ricerca di salute e benessere. Per inseguire questi obiettivi gli italiani sono pronti a spendere di più o comunque a rivedere le loro priorità di acquisto.

In altri termini, il cibo è sempre più strumento grazie al quale tuteliamo direttamente la salute e dal quale dipende la nostra salute; concetto non molto distante dal detto popolare “siamo quello che mangiamo”.

Ne deriva di conseguenza un boom del biologico con un +16% nelle vendite nel primo semestre 2017, all’interno di una più generale ripresa dei consumi alimentari e con particolare attenzione per i cibi ricchi di fibre, vitamine, frutta secca, ecc. e privi di glutine, grassi e lattosio (free from).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

//]]>