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Inconsistenza Temporale

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Riflettiamo, ponderiamo, e poi decidiamo che no, oggi, non è il giorno giusto per farlo. Meglio aspettare. “Forse lo farò domani”. E quando arriva, domani, dopo un’attenta analisi, decidiamo che è meglio aspettare ancora un giorno; e il giorno dopo, rimandiamo ancora…

 
L a procrastinazione è un difetto che, in modo più o meno significativo, riguarda tutti. Per gli economisti comportamentali, questo atteggiamento fa parte di una famiglia più ampia di comportamenti non in linea con i modelli “classici” di razionalità, ovvero quelli caratterizzati da inconsistenza temporale. Un individuo è temporalmente inconsistente se, dopo aver pianificato un’azione futura, modifica le sue intenzioni senza che intervengano fattori esterni che giustifichino questo cambiamento. Quindi che relazione psicologica abbiamo con il tempo o meglio la prospettiva psico-neuro-metabolica. Il tuo orientamento temporale è maggiormente rivolto al passato, al presente o al futuro? L’ orientamento temporale offre una prospettiva scientifica originale non solo per cogliere le conseguenze psicologiche e comportamentali ma anche per evidenziare le connessioni con gli aspetti neuro metabolici. Dalla specifica configurazione temporale che caratterizza ciascuno di noi corrisponde un peculiare stile cognitivo, emotivo e motivazionale che condiziona il modo di effettuare le scelte, i comportamenti, lo stile di vita che condiziona la nostra qualità di vita.

Orientamento temporale e implicazioni metaboliche e immunitarie La particolare configurazione temporale che ogni individuo possiede nei confronti del presente, del passato e del futuro influenza in maniera profonda e generalizzata, anche se spesso in modo del tutto automatico ed inconscio, le scelte, le decisioni ed i comportamenti derivanti. Le conseguenze di queste scelte hanno un forte impatto sia sul piano del vissuto esperienziale che comportamentale e quindi anche nella gestione dello stress con le logiche implicazioni metaboliche ed immunitarie. Scegliere se mangiare un frutto o uno snack ipercalorico, decidere se procrastinare gli esercizi fisico-motori che si potrebbero fare adesso preferendo invece giocare ad un videogioco, sono banali esempi quotidiani che ci aiutano a capire come i processi decisionali che compiamo continuamente hanno forti conseguenze sia a breve che nel lungo termine per la dinamica cumulativa che possono produrre nel tempo. Ciascuna dimensione temporale è connessa con alcuni specifici fattori sia d’ordine psicologico che, anche se indirettamente, fisiologico (Zimbardo e Boyd, 2008). Ad esempio, chi è maggiormente focalizzato nel Passato Negativo risulta essere più ansioso, depresso, aggressivo, con minor autostima, stabilità emotiva e controllo dei propri impulsi, meno felice e con un minor livello percepito di energia generale. Chi invece è più focalizzato sul Presente Edonistico ricerca sensazioni “forti”, ha alti livelli di energia, creatività e aggressività e rispetto alla media della popolazione risulta essere più incoerente, possedere un basso livello di controllo dei propri impulsi oltre ad essere meno stabile emotivamente.

Le persone invece maggiormente concentrate sul Futuro pianificano i loro comportamenti e sono più attenti alla loro salute, sono più coerenti e coscienziosi, hanno maggiore energia e più controllo delle loro azioni. Sono meno aggressivi e depressi e cercano meno le sensazioni “forti” anche se tendono ad essere stacanovisti a livello lavorativo. E’ interessante che da uno studio inizialmente strettamente psicologico qual é l’ Orientamento Temporale sia possibile identificare correlazioni statisticamente solide anche sul piano metabolico ed immunologico. Vi potrebbero essere infatti diverse ricadute fisiologiche/metaboliche correlate con l'indice di massa corporea, tendenza ad uno stile depressivo, livelli di energia generalmente bassa.


 
D unque ogni tipologia di profilo temporale avrà una specifica risposta alla gestione dello stress con le sue logiche e profonde conseguenze sia a livello metabolico che immunologico. Lo stress cronico comporta una modificazione di alcune fondamentali architetture del sistema nervoso come alcuni suoi assi interconnessi (ipotalamo-ipofisi-surrene). Nella condizione di stress cronico queste due strutture risultano fortemente alterate rispetto alla condizione di benessere psicofisico ottimale perché innescano entrambe processi fisiologici metabolici e neurali finalizzati a ripristinare l’equilibrio iniziale tramite azioni compensative ed adattative.

La prospettiva psicologica temporale ci permette in sintesi di comprendere perché, ad esempio, un profilo più focalizzato sul Passato Negativo caratterizzato da una maggiore frequenza di emozioni negative (rimuginii e ruminazioni) e uno stile generale più correlato alla depressione, possa implicare un sistema immunitario compromesso per l’interferenza dell’azione che collega la corteccia prefrontale al tronco encefalico inibendo l’attivazione antiinfiammatoria del nervo vago efferente con conseguenti livelli di infiammazione alterati (compresa la produzione cortisolo).

Scegliere se mangiare un frutto o uno snack ipercalorico, decidere se procrastinare gli esercizi fisico-motori che si potrebbero fare adesso preferendo invece giocare ad un videogioco, sono banali esempi quotidiani che ci aiutano a capire come i processi decisionali che compiamo continuamente hanno forti conseguenze sia a breve che nel lungo termine per la dinamica cumulativa che possono produrre nel tempo.

Sempre a titolo d’esempio, le implicazioni descritte dall’approccio temporale rendono maggiormente evidente la possibile connessione psicofisica tra stile cognitivo-emotivo e motivazionale e conseguenze metaboliche di coloro che risultano essere più proni a sviluppare dipendenze (perché funzionali alla gestione immediata dello stress) cioè di coloro che sono focalizzati sul Presente Edonistico. Le implicazioni di questa tipologia di persone caratterizzate da una specifica gestione dello stress orientata prioritariamente all’evitamento immediato di esperienze spiacevoli ha chiari effetti sulle strategie per contrastarli ad esempio a livello nutrizionale (ricerca di “comfort food”) o di uso/abuso di sostanze che creano dipendenza. Come risulta evidente questa modalità di gestione dello stress risulta essere molto diversa rispetto a quella di coloro che presentano, ad esempio, un profilo temporale maggiormente focalizzato sul Futuro caratterizzato dal non reagire alle situazioni stressanti attraverso l’utilizzazione di strategie edonistiche.

In sintesi, le connessioni esistenti tra il Profilo Temporale e il notevole bagaglio delle scienze biomediche, sono molto preziose per il notevole impatto che hanno sulla qualità di vita e la salute e le strategie psicofisiche integrate che si possono sviluppare per migliorarle.

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